lunedì 19 marzo 2012

auguri papà!


Mai andato a udienze, mai forse nemmeno assistito a una recita delle medie, o forse sì, non lo so perché mai ho ritenuto una recita delle medie o le udienze una parte basilare dell'essere papà, mio papà. Anzi mi è sempre sembrato un assurdità che un papà fosse “bravo” se corregge i compiti e assente se mettersi sui quaderni non gli piace.
Il mio papà non è uno da udienze, e non è neanche uno da spettacolo il pomeriggio, perché il pomeriggio lavora, da sempre (e con rammarico già temo per sempre, visto l'andazzo sociale). Il mio papà non è uno da coccole o da ti voglio bene, è uno da liti durante la cena, da riparare la macchina o la caldaia o recuperarmi nel bel mezzo del niente o da occuparsi di revisioni e assicurazioni e riparazioni e imbiancamento e organizzazione del mondo secondo uno stile passato, codificato e che sempre funziona. Il mio papà brontola sempre, dà pizzicotti e fa la lotta per giocare, dice le preghiere e crede in Dio, e ci crede per davvero. Il mio papà ha i denti storti e il sorriso più sincero che io conosca. Ha gli occhi azzurri e i capelli scuri, ha nei deliziosi sulle braccia abbronzate da guidatore e quasi niente peli su quelle stesse braccia. Il mio papà dorme senza pigiama, soffre il freddo e il mal di schiena, ama la liquirizia e il legno. Il mio papà, se lo chiamo per dirgli che gli voglio bene, risponde spaventato convinto che abbia fatto un incidente, perchè lo sa che gli voglio bene, e non ha bisogno di sentirselo dire al telefono. Guida lento e preciso ogni mezzo gli capiti tra le mani, è paziente e dimesso quasi sempre, certi giorni di malumore è il più insopportabile del mondo, ottuso stanco e chiuso. Il mio papà ha occhiali dalla montatura gialla a volte rossa. A volte con la testa appoggiata sulla mano sembra avere sulle spalle tutto il peso del mondo. Il mio papà certi giorni ha la stupidera, la domenica guarda mela verde, colleziona radio d'epoca e vecchie cartoline, va a dormire presto, è metodico, ha paura dei pericoli, vede il pericolo negli oggetti, nelle cose, nelle azioni.
Il mio papà ha i denti storti e il sorriso più vero che io conosca.
L'ho già scritto, lo so, ma questa frase vale tutto il pezzo, forse tutto il blog... :)

1 commento:

Unknown ha detto...

Bel post! La 27esima ora ogni tanto produce qualche commento non acido e iracondo...
Tuo padre fa le cose che fa mio marito (collezione di radio compresa) che in effetti è un padre non da udienze ma di sostanza.
Anch'io ieri ho linkato un post che avevo scritto per mio padre che non c'è più...
Scrivi bene, complimenti.

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