venerdì 27 settembre 2013

Barilla

Tanto per inimicarmi del tutto la sinistra buonista devo dire che mi pare discutibile la gogna alla quale è stato messo il Barilla.
Se non gli va di rappresentare l'immagine della famiglia omosessuale a me pare lecito. C'è già tutta la tv che si adopera per inserire l'omosessualità in ogni fiction. E, a dirla tutta, inserisce sempre un'immagine stereotipata e asessuata dell'omosessualità: brave persone che si amano e che per sbaglio hanno lo stesso sesso, ma sono normali, non è colpa loro, non fanno male, non rubano, non uccidono, sono pulite.
Immagini che di per sé sono fastidiose, e che si ostinano a non voler accettare le persone come sono, con moti d'animo, con rabbie e gioie e con il "corpo".
E adesso l'accanimento per la mancanza dei genitori omosessuali che servono un piatto di pasta al bambino mi pare proprio il frutto di una frustrazione poco comprensibile.
L'immagine proposta da Barilla è l'immagine di nessuno, non è la verità, la gente non ha le posate lucidate a specchio e non ci mette mai quella foglia di basilico fresco sopra il pomodoro!, e le mamme non sono belle bionde magre e sorridenti con la pettinatura mai scomposta, e le famiglie a volte sono solo un papà e una bambina, a volte sono un papà una bambina e una matrigna a cui la pasta al pomodoro non piace.
Insomma, Barilla secondo me può scegliere l'immagine che vuole, e può anche pensarla come vuole, e non deve per forza essere punito perché non è pro-omosessualità, che poi non ha detto omosessualibrutticattivipuzzoni, ha solo detto: non è il tipo di famiglia che voglio rappresentare. E non se l'è inventato la mattina di dirlo, gli è stato chiesto e lui ha risposto.
E anche se probabilmente ci sono cento motivi per boicottare la Barilla, e anche se probabilmente il signor Barilla è una brutta persona, non mi pare così lecito scagliarsi contro un uomo che ha detto la sua opinione.
I motivi del boicottaggio e dell'accanimento secondo me devono essere altri e devono essere provati: sfruttamento dei dipendenti, attuazione di discriminazioni nel personale a seconda degli orientamenti sessuali... e così via.




giovedì 26 settembre 2013

Un'occasione persa.



È inutile, sono arrabbiata con gli omosessuali tutti.
Sono arrabbiata perchè guardano al loro orticello e non alzano neanche un po' lo sguardo.
Sono arrabbiata perché chiedono all'unisono il matrimonio come se il matrimonio fosse la soluzione di tutti i mali, il diritto immancabile – massù, per carità!, il matrimonio è un contratto, becero, economico, cieco, perfettibilissimo.
Mi pare evidente che il matrimonio non funziona, che non regge, che è una presa in giro – ma i gay, anziché guardare lucidamente alla situazione e chiedere di più, e chiedere più apertura e flessibilità, anziché mutare il matrimonio in qualcosa di più, che possa funzionare... lottano per potersi sposare.
Il loro orticello, l'abito bianco, lottare con le unghie per essere piccoli come gli altri al posto che aprire gli occhi agli altri e lottare insieme per qualcosa di più, che abbia qualche chance, che cambi le cose per davvero.
Mi fa una tristezza infinita vedere tutte queste energie sprecate per esser come tutti quando questi tutti annegano nel loro brodo giorno dopo giorno, mi sembra una questione di una miopia pazzesca intestardirsi sulle briciole ammuffite anziché provare a fare un pane diverso.
Un'occasione sprecata. Un'occasione persa.

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