quando è così ho la sensazione che stia arrivando qualcosa. Parlo del tempo, del sole, del vento.
Quando l'estate tarda ad arrivare e la
primavera temporeggia, un giorno caldo un giorno freddo, ho sempre la sensazione
che qualcosa sia sospeso, e faccio fatica a fidarmi, ho sempre quella maglia in più appresso. Invece poi non arriva nulla, passa tutto, un giorno
così un giorno colà, arriva settembre e io non ne ho avuto abbastanza, di
estate.
Mi rendo conto che è prematuro lamentarsi, ma certe stagioni corrono
velocissime, e io ho l'ardire di provare ad allungarle - estate: da maggio a ottobre,
dal primo all'ultimo bagno nel lago, anche se è freddo sia al primo che all'ultimo - ma
il primo è sempre più freddo dell'ultimo.
Quest'anno il primo bagno è stato il
15 maggio, il giorno del compleanno della nonna, il giorno ufficiale in cui ho
lasciato la vecchia casa.
La settimana scorsa è stata fortunata, ho letto un bel fumetto, ho visto un bel film, ho assaggiato buoni vini.
Il fumetto era sul comodino da un po', da aprile. Avevo sbirciato le prime
pagine, ma mi stringeva il cuore. L'altra notte l'ho letto, ho piangiucchiato,
poi non potevo più dormire.
Il film l'ho scelto a caso, come sempre, non mi piace leggere le recensioni
prima di vedere le cose, neanche trame o citazioni da libri. Mi piace la
sorpresa, mi piace non sapere e darmi la possibilità di un giudizio non
influenzato. Il film m'è piaciuto tanto, l'ho trovato ironico, brillante,
volutamente fatto male in certe parti. Più ci penso più lo assocerei a Brecht,
all'effetto straniamento che provocano i suoi testi. Lo spettatore sta lì e
vede, e è partecipe ed estraneo allo stesso tempo, ha la visione d'insieme ma è
coinvolto.
si fa un'opinione, e di solito è un'opinione complessa proprio perché lo sguardo è complesso.
E i vini, assaggiati tanti, spicca il timorasso, e un rosato francese, ma ho
già dimenticato il nome.
Circondata dalle rappresentazioni, dalle narrazioni. Provo a interpretare, a leggere il mondo. Cerco brandelli di realtà, poi rinuncio, poi capisco; e senza pretese m'immergo nello scambio.