Ognuno ha i propri demoni, spesso piccoli.
I demoni non hanno unità di misura, o ci sono o non ci sono.
Il codice binario del demone: 0-senza/dorme 1-c'è.
I demoni dormono.
Poi uno gratuggia il formaggio e il demone si sveglia.
Uno pulisce il gas e il demone dirompe nella vita.
Uno accende la macchina per andare a fare la spesa e il demone lo blocca nel parcheggio, sguardo perduto, macchina accesa.
Ho conosciuto un uomo senza una mano. Ho subito pensato che il suo demone fosse lì, poggiato sul moncherino. Sbagliavo, il demone era il pensiero della sorella, forse lesbica.
I demoni altrui non vanno mai, mai giudicati.
Dei propri demoni vale la pena condividerne solo la forma, sono tanto intimi e dormienti da non interessare.
Una persona può avere più demoni, a volte tutti spenti.
Certe volte i demoni si svegliano tra loro, basta che uno si desti e l'uomo è fottuto.
Ecco, oggi mi s'è svegliato un demone.
Circondata dalle rappresentazioni, dalle narrazioni. Provo a interpretare, a leggere il mondo. Cerco brandelli di realtà, poi rinuncio, poi capisco; e senza pretese m'immergo nello scambio.
1 commento:
vorrei averli scritto io. anzi, quasi quasi lo plagio e dico che è mio :-D
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