mercoledì 2 febbraio 2011

lista del gennaio ammazzato

- Siamo a febbraio, e anche quest'anno sono sopravvissuta
- Una clessidra incollata al tavolo è una catastrofe. È l’impossibilità di iniziare ancora. Sancisce una fine definitiva. Una clessidra incollata non è come una clessidra rotta, come un orologio senza batteria, come un timer da cucina. Non c’è rimedio alle clessidre incollate. Sono come le malattie terminali. Come la vita, mi sa.
- Respiro.
- Incastro un colore a matita sui capelli, meglio incastro i capelli sun (mi sembra lecito proporre la somma tra su e un) colore a matita.
- Una clessidra incollata equivale a un errore irreversibile.
- Ho aperto un quadrenetto, dentro scrissi: la crudeltà peggiore? buttare acqua nella cassetta delle lettere. (Ach, che irrimediabile romantica!)
- Scrive Aglaja Veteranyi: Conosco la lingua madre con l'olfatto. Ci penso da giorni, A.V. scriveva in tedesco, lingua non madre, imparò a scrivere piuttosto tardi. Scrive usando frasi brevi, precise, visionarie. Che scrivere in lingua madre sia un disturbato tentativo d'educare l'olfatto?
- ricordarmi di distinguere l'azione dall'intenzione.

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