lunedì 3 gennaio 2011

Flaubert e riflessioni contro natura parte 1

Nell'educazione sentimentale non succede nulla.
Ci rifletteva un appassionato docente alla sua ultima lezione: non succede nulla. Nello stesso finale, dopo il saluto completo di ciocca di capelli (codice romantico), Flaubert dice apertamente: Et ce fut tout. E lo dice rammaricato lui stesso, arrabbiato col suo vile personaggio. A Frédéric è stata data una seconda possibilità, molti anni dopo, una seconda chance non problematica per compire l'amore che aspetta da tutta una vita, ma non succede niente. All'alba il giovane s'innamora, al crepuscolo il non più giovane ha finalmente la possibilità di realizzare questo amore e non lo realizza. Il disprezzo che Fl. porta a Frédéric ci è dimostrato da svariate frasi, lo fa mentire spudoratamente, gli fa baluginare in testa pensieri indegni.
Fl è arrabbiato perchè ha scoperto qualcosa sugli esseri umani, ha scoperto che Frédéric appartiene a un tipo neurologico che non agisce. Il punto chiave che fa arrabbiare Fl. è che è nella natura di Frédéric non agire, non fare. Quando la possibilità dell'azione si presenta il cervello di Frédéric accende considerazioni e limiti e interpretazioni che lo fanno fermare prima dell'azione.
A questo punto Fl. è disperato, ha scoperto una pericolosa dinamica della psicologia umana.
Non si va oltre la propria natura.
A quanto pare è così, e se nemmeno i personaggi vanno contro la loro natura come possono farlo gli uomini?

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