venerdì 14 gennaio 2011

l'orologio

Ma allora è l'orologio a non averci fatti incontrare!
allora, tu c'eri, io c'ero,
in tempi diversi.
E da lì tutto una fine, fino
al nuovo inizio incappucciato
del peggior kaki letterariamente americano.
Mani bracci di macchina trasportatrice,
occhi specchio di colpo luce.
Torna il venerdì giorno di speranze senza speranza.
O forse rimane destinico l'incontro al prossimo marzo.
E mi scopro in treno a dirti, senza che tu già non solo a casa possa sentire.

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