lunedì 2 dicembre 2013

Laboratorio verso la fine.

Questa settimana finisco i laboratori, questa seconda parte è andata meglio della prima, li ho fatti lavorare di più e discutere di più.
La griglia con le parole è stata un successo, mi pareva di osservare moltissimo interesse, mi pareva di osservare che la questione fosse quasi personale. Sì, personale. Nelle classi multietniche lo è stata per davvero. Ho presente alcune situazioni che mi hanno richiesto fermezza.
In primis un ragazzo senegalese che all'inizio del lavoro sui termini si è impuntato dicendo di sentirsi insultato. In un'altra classe invece, un ragazzino tunisino era imbarazzato. Mi è parso di intuire che entrambi non si sentissero a proprio agio nella parola nero, e questo mi è dispiaciuto, è indice che devono fare ancora un lavoro grande per accettare la loro identità, è indice anche, forse, che una sorta di discriminazione forse la sentono addosso.
Il lavoro è proseguito bene e si è dilungato nelle ore successive. Mi premeva non lasciare la lista delle parole a metà.
Penso di aver visto l'ultilità del lavoro oggi, non so ancora spiegare in che modo, ma mi è sembrato di percepire una sorta di rassicurazione nel bollare le parole giuste da quelle portatrici di pregiudizi, dal vedere significato con significato cos'è un profugo, un rifugiato, un esule, l'espulsione e il respingimento. Oggi è stato bello, oggi ho fatto un buon lavoro.
 (nonostante la febbre, o forse è grazie a quella che son così clemente??)

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