venerdì 1 giugno 2012

ıl vıllaggıo Parte 1/prıme due persone

1 La mamma da cui vivo è minuta e fiera. Porta vestiti di velluto pesante, il capo coperto di stoffa. Ogni risvolto del vestito brilla color argento. Nel villaggio le donne sono più eleganti che in città, hanno abiti preziosi, vivono in case dai tappeti morbidi e dalle lenzuola di seta. La madre da cui vivo è seconda moglie. I figli sono tredici, solo tre ultimi suoi, la prima moglie è morta. La mamma da cui vivo è piccola e tutta d'un pezzo. Cammina senza oscillare, passo dopo passo un po' come scivolano le giapponesi, le spalle e la schiena diritti, lo sguardo fiero. La mamma mi ha presa sotto la sua ala, mi vuole bene e me lo fa capire ogni volta che puö. Con tuttı e' severa, con me e' molto dolce. Ierı con ago e fılo mı ha fatto un buco all'orecchıo. Il fılo e' lılla e dı cotone grosso. Mentre lo faceva soffıava nel padıglıone, l'ago scorreva nella pelle, ıl filo scorreva tra le cartilagini. Come un'iniziazione, un rito.
2 İl migliore amico dell'innamorato della migliore amica è bello. Ha un corpo ben disegnato, un sorriso furbo, un colore arrogante. Ha la barba, i capelli neri, la pelle scura, le braccia muscolose di vita. Ha gli occhi che solo al sole sembran curcuma, le ciglia lunghe. È un combina guai, di quelle persone che a volte senza volerlo sono goffe e rompono le cose, scivolano inaspettatamente, si cacciano in situazioni improbabili, la stessa categoria di persone però che ne ride, che si fa una risata sull'errore. Lo conosco così, insieme combiniamo un guaio, piccolo; insieme ne ridiamo di gusto. Siamo sulla riva del fiume, il fiume va guadato, non si posson togliere le scarpe (il perché è ignoto), le pietre su cui saltare sono di certo troppo scivolose e rade. La migliore amica attraversa a cavallo, l'amico dell'innamorato della migliore amica riesce a saltare e mi guarda, accetto subito con lo sguardo di saltare come lui ha fatto. Mi tolgo la borsa di stoffa blu, ne allaccio i manici e mi preparo a lanciarla. La tiro in alto, con un largo margine sul fiume, lui alza le braccia per prenderla spingendola per sbaglio nel fiume. La borsa cade e il blu si fa nero, la borsa scivola e lui pronto s'abbassa s'allunga si sporge, la ferma la prende. Ridiamo, come due pazzi sulle due rive del fiume ridiamo di gusto.

Nessun commento:

Archivio blog

unknown ID