giovedì 12 gennaio 2012

odi et amo

così è.
sono proprio combattuta nei miei sentimenti verso D'Annunzio.
ne ammiro la coerenza, il potere, la seduttività, il grande naso, l'imprevedibilità, il carisma, l'indagine nascosta delle sue parole, in ognuna delle sue parole, la sua audacia.
ne odio l'arroganza, l'intolleranza, l'esuberanza, l'egocentrismo, la scrittura così pesante e intricata, le descrizioni minuziose e l'amore altrettanto minuzioso del superfluo.
Eppure guardo questa foto fatta in gioventù e provo grande tenerezza, e sorrisi e anche voglia di mordergli una spalla.
1. forse la scienza della vita sta nell'oscurare la verità
2. la carne non è, se non uno spirito devoto alla morte
3. il mio cervello è alimentato dal fuoco degli inguini
 .









e di lui scrive Ettore Janni:
E c'è in lui, per questo come per tutto, qualche cosa d'un fanciullo, nell'ardore delle predilezioni, nella candida ed elegante ferocia dei suoi disdegni, nella gioia e nell'orgoglio di vivere, nella immutata agilità fisica, nella superba fede in sé, nella freschezza perenne della sensazione o del pensiero, nel gusto di oltrepassare un limite e di abbattere un ostacolo, nell'amore profondo e semplice del costruire e del distruggere.

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