mercoledì 25 gennaio 2012

appunti sui giorni senza pioggia

Il troppo.
Ho cose da dire oggi. Ho parole per dirlo, son sicura. Si tratta di cercare, di capire e poi forse di dire e far capire. Pioggia, una vita senza pioggia, da giorni e giorni niente pioggia, e non manca a nessuno. A me manca la pioggia. Un minuto di pioggia. Un secondo di pioggia. Una goccia di pioggia che s'incastra nel sopracciglio. Una goccia fresca, fredda addirittura, che arrossi il viso, che bruci col freddo, un minuto.
La fatica ha motivo d'essere, così il dolore. Vivere. Cercare. Voler sentire. Voler sentire. Voler sentire qualcosa a ogni costo. Provocare. Spostarsi un passo troppo in là. E il punto non è il passo, è il troppo. E il troppo è quello che si cerca. Troppo perché senza troppo a volte non basta.

Essere l'uragano.
Non si tratta di due uomini che si distruggono in x minuti.
Non si tratta di dimostrare la propria forza, non si tratta solo di soldi.
Sono sicura che si tratta di altro, si tratta di sé. Di superare quel limite. A ognuno il suo, per i pugili è più evidente, per gli sportivi in generale lo è.
Corse sotto la pioggia e addominali e flessioni e salti alla corda. E tute per sudare e alimentazione controllata e svegliate all'alba, e astinenza, spesso. Comandi, durezze, unghie che si rompono, corpi che sanguinano, ginocchia che pungono, denti che sempre più stretti si stringono, dolore solo nello sguardo, solo nell'istante della fitta.
Per cosa? Chiunque potrebbe chiedersi per cosa, per chi? Ma quella medaglia, ma quel riconoscimento, quei soldi valgono davvero tutti i sacrifici?
No, di sicuro no. I sacrifici, me ne sono convinta col tempo, hanno valore in sé, hanno valore anche e soprattutto se fini a se stessi. I riconoscimenti, i soldi la fama le medaglie, sono il contorno, il necessario sostentamento. Il vero è dentro. La vittoria è dentro. A qualcuno basta che la vittoria sia dentro. E io sono  convinta che siano questi i veri vincitori, anche quando l'incontro è con se stessi e anche quando si tratta solo di una corsa che continua anche su quella salita che mozza il respiro.

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