mercoledì 18 maggio 2011

Lista sbrigativa, povera e trasversale sul corpo

- Stasera penso al non detto, al taciuto. Un taciuto che però non è inganno, un taciuto che è complicità. Quel taciuto che si sa e non si dice a volte per educazione, altre per non saperlo per davvero. Ecco la chiave, penso a quel che si sa con la testa ma non si sa col corpo.
- Penso anche alle attese, soprattutto quelle che vengono all'ultimo deluse. E alla delusione che ne segue, ma poi a volte vengono all'ultimissimo resuscitate, e allora la delusione si cancella e ci si ritrova a correre per la strada all'ultimo per raggiungere sudati un sogno che è stato nel giro di dieci minuti frantumato e incollato.
- Lo sguardo rimane anche dopo che l'orologio è stato tolto dal muro, il gesto rimane anche dopo che i capelli sono stati tagliati. A volte è il corpo che comanda. A volte?

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