lunedì 2 maggio 2011

Lista del maggio iniziato, del tempo perduto

Oggi è stata una giornata ricca e difficile, le riflessioni veloci mi hanno lasciato solo qualche flash che provo a tradurre-fissare.
- la vertigine di fronte al tempo vuoto
- cutting: il dolore fisico e visibile forse è più tollerabile di quello psichico/emotivo
- Dio come vocazione a non smettere di essere esseri umani
- Perchè i versi non sono, come si crede, sentimenti, sono esperienze (Rilke)
- la mano sinistra ha imparato a memoria il tuo profilo nella notte dei dubbi, se avesse potuto avrebbe cancellato i timori, se avesse potuto avrebbe lisciato le giovani rughe, se avesse potuto avrebbe diffuso profumo di scorza d'arancia.
- Ziglit: l’urlo con la lingua, come quello di xena, come quello di donne astemie e velate nella sabbia.
- noia come forno che fa lievitare le idee
- quello che non c’è attiva la testa a come usare quello che c’è
- La nausea del disorientamento: lo stomaco si chiude, la testa s’inchina, gli occhi sebbene aperti entrano nel buio – ma prima d’entrarci vedono il mondo storto e non raddrizzabile, tutto si blocca  e persino la stortura cerca un equilibrio. La nausea è proprio la ricerca di quell’equilibrio, il frutto del non abbandono al buio e della progressiva perdita di lucidità nello spaziotempo del momento.
- La mia pelle / ancora non riesco a capire / se finisco sulla pelle o se sulla pelle comincio (G. Quarenghi)

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