Come ogni inverno inizia l'insonnia, la voglia di guardare serie tv giorno e notte senza pensare assolutanmente neanche un po' alla vita vera. La voglia di sepellirsi nell'altrove nonostante la perenne e disabilitante claustrofobia. Oggi l'umore fluttua tra la festa (nella mia testa) e il dramma (sempre nella mia testa).
Circondata dalle rappresentazioni, dalle narrazioni. Provo a interpretare, a leggere il mondo. Cerco brandelli di realtà, poi rinuncio, poi capisco; e senza pretese m'immergo nello scambio.
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