sabato 29 dicembre 2012

La notte premeva contro il finestrino

Ecco: la fine dell'anno, le vacenze, il natale... insieme alla solita tragica misantropia, insieme alla consueta infelicità e senso d'inadeguatezza, insieme alla certezza del bisogno di un posto totalmente mio in cui potermi perdere senza dare spiegazioni e senza l'obbligo di ritrovarmi... mi hanno portato (con anche altre cose belle) un'autrice. Nina Berberova. Lucida, sottile, chiara, a tratti semplice nel dire cose complesse, nel fare il punto della situazione.
Per caso mi è capitato tra le mani L'accompagnatrice (folgorante!), un libercolo che in un centinaio di pagine è in grado di raccontare con grazia una storia.
Che focalizza punti di vista e descrive situazioni e centra dei sentimenti e li allarga all'uomo, e li dice con maestria e freschezza.

La notte premeva contro il finestrino, qualcuno barcollava nel corridoio, qualcuno mi baciava le mani, leggermente, con delicatezza, finalmente qualcuno mi guidò fino al mio scompartimento. La notte premeva contro il finestrino, il treno correva a precipizio, io sentivo la vita premermi addosso e mi precipitavo in essa, in quell'ignoto ovattato.

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