domenica 12 dicembre 2010

Vado a vedere se di là è meglio

È una fortuna senza pari imbattersi nel libro giusto al momento giusto. È un segno divino, la forza del destino. I libri giusti al momento giusto sono pericolosi, perchè pericolosamente indirizzano il lettore verso. Perchè gli fanno, molto spesso, cambiare strada, girare un po’ il timone, guardare un po’ più lontano, buttare qualche peso giù dalla mongolfiera. Vado vedere se di là è meglio è per me il libro giusto, al momento giusto.

Non si legge con facilità, nemmeno con difficoltà, si legge però con estremo piacere se si è spinti da un genuino interesse verso l’Est e/o verso la letteratura. Se questo interesse alla base c’è allora si rivela libro potentissimo, uno di quei libri che appena li si apre li si vorrebbe chiudere, perchè si teme di esserne risucchiati vorticosamente. Un libro che si leggerebbe in un minuto divorandolo, ma di cui si teme la fine; un libro, allo stesso tempo che invita a prendere degli appunti, che regala mille riferimenti acuti, umani, gentili, preziosi insomma. È un libro che filtra conoscenza e custodisce un sapere spesso intrecciato con il ricordo, con l’esperienza, con l’amore stesso. È un libro che si rivela mappa, sia per la struttura dei suoi capitoli sia per i numerosissimi riferimenti bibliografici.

È un libro che userò come bussola e punto di partenza.


autore: Francesco Cataluccio, editore: Sellerio

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