mercoledì 8 novembre 2017

La pedana coi fiori.

Nella corsa, prima, m'è venuto in mente che quando ero bambina, e forse per tanti anni, a casa, in soggiorno, c'è sempre stata una pedana con le piante sopra. Una sorta di podio quadrato a due o forse tre gradini, in legno, color rovere, con sopra le piante delle casa: fiori, tronchetti della felicità, edere arrampicate su altre piante, ficus benjamino, forse una palmetta, una kentia gigante, un pothos rampicante anche quello, spatifilli almeno due, una sansevieria, un antiurica. Una macchia verde dritta in fondo al corridoio, tra due finestre. Ci ho pensato con nostalgia, ho ricordato la mamma e il papà giovani, a scegliere piante anziché mobili. Forse l'edera era appesa al soffitto e scendeva libera, adesso che ci penso, o magari è così adesso e mi confondo. La pedana l'aveva costruita il papà, quando hanno cambiato i mobili la pedana è scivolata fuori casa, prima è stata sul mio terrazzo credo, poi è finita nell'ufficio della mamma. Anche lì era bellissima, vicino alla porta finestra, alle spalle della scrivania, con qualche pianta e tanti plichi di scartoffie. Lì mi piaceva anche più che a casa, sarà che mi sono sempre piaciuti i tavoli pieni di fogli e foglie. Chissà che fine ha fatto la pedana.

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