mercoledì 25 ottobre 2017

Appunti sulla bambina e anche su di me

  • La bambina cresce. Mi piace tanto che cresca, mi dà modo di parlarle, di capirla, anche di dire chi sono, per certi versi, di diventare a mia volta persona.
  • La bambina ha iniziato a perdere i denti, le manca qualcosa sopra davanti, non li ho mai imparati i nomi dei denti, a parte i canini. Quindi ha un buchetto nell'arcata superiore. È un buchetto che me la rende molto dolce, un difetto che la rende più bambina, più tenera, più imperfetta. Cambia un po' il modo in cui dice la esse, quando ride la risata sembra più vera.
  • Una notte della scorsa settimana la bambina s'è svegliata alle quattro o giù di lì. Il padre dormiva. Io l'ho sentita che chiamava papà. Era al buio, nella stanza. Alzandomi da letto ho detto: bambina, stai tranquilla che vengo ad accendere la luce. Il lamentio s'è placato, io m'avvicinavo nel buio del corridoio, con la mano sull'interruttore ho detto: bambina chiudi gli occhi che accendo la luce, così non t'accechi. E ho acceso. La bambina mi pareva addirittura più piccola, in piedi, in un posto improbabile della stanza; mi ha guardata con tenerezza, ha detto grazie sara buonanotte sara e s'è rimessa a letto, io le ho detto ti prendo una lucetta, e ho acceso una abat-jour, le ho dato la buonanotte e sono tornata a letto. Sdraiata ho provato una sorta di benessere, è stato bello soccorrere la bambina, sentire il suo essere a proprio agio con me, con la mia presenza, anche se nella notte, anche se nel buio. Poi non riuscivo più a dormire, proprio per questo sentimento più grande del previsto, questa che mi verrebbe da chiamare abitudine (io e la bambina ci siamo finalmente abituate l'una all'altra, dopo sei anni?), ma “abitudine” non è la parola giusta, la parola giusta mi viene in polacco, Oswoić*, addomesticare. Forse che io e la bambina ci siamo addomesticate?

    *Ahimè, la parola viene da Mały Książę, il piccolo principe, che Paka mi leggeva certe sere in polacco; sul nostro dizionarietto non c'era, per capirci abbiamo discusso almeno un'ora in un improbabile inglese, poi mi pareva di aver capito, eppure in italiano non sarei mai arrivata a dire: addomesticare, l'ho cercata qualche giorno dopo su un bel grande dizionario, e ricordo ancora oggi la sorpresa che provai nel leggerla.
    L'ho usata tanto poi, in polacco, la parola addomesticare, in tante liti, come capo d'accusa.

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