L'altro giorno correvo verso sera,
c'era l'ultimo sole che scendeva. Ho fatto una strada diversa per
intercettare le strisce pedonali, stavo per accostare un vecchio
albergo, una di quelle strutture un po' fatiscenti e chiuse da anni,
con una carta da gioco disegnata sulla parete frontale, un fante di
qualcosa che ho dimenticato, disegno che per svariate corse mi ha
fatto pensare a una bisca, a un luogo di malaffare, invece solo un
alberghetto, comunque di malaffare perché a quanto si dice ci
andavano gli imprenditorini con le amanti, e comunque che le coppie
abbiamo amanti è quasi socialmente accettato quindi comunque il
malaffare è riferito di sicuro agli imprenditori, ma mi sto
perdendo. Affiancavo 'sto ex alberghetto e ho notato che di fronte c'erano delle scale con
un abbaino sopra, mi son detta è un sottopasso bella lì, come di
dice qui, stavo per scendere e ho sentito dei rumori e ho visto in
fondo un muro quindi non era un sottopasso e i rumori erano una
signora, un po' vecchia, con un maglione rosso e i capelli cortini
neri, che lavava qualcosa. Il sottopasso era una fontana e la signora
sbatteva qua e là una stoffa per lavarla.
Ho deviato senza scendere, sono andata
alle strisce e ho fatto la mia corsa, tutta col pensiero alla
vecchietta, perché lava a 'sta fontana e non nel lavandino, se
proprio... perché in un pomeriggio d'autunno è lì da sola? Ma
starà usando la cenere? Avrà bisogno d'aiuto?
Ho super corso, veloce e senza cura,
con la foga di tornar lì e chiederle se vuole usare la nostra
lavatrice, chiederle come mai, guardarla in faccia, chiederle da
quanti anni lo fa, e nel caso della cenere chiederle anche come si
usa.
Son tornata ansimante e lei non c'era.
Avevo sprecato il momento. Dall'altro giorno passo di lì ogni giorno
nella speranza di vederla.
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