martedì 11 ottobre 2016

la bella la..

L'altro giorno correvo verso sera, c'era l'ultimo sole che scendeva. Ho fatto una strada diversa per intercettare le strisce pedonali, stavo per accostare un vecchio albergo, una di quelle strutture un po' fatiscenti e chiuse da anni, con una carta da gioco disegnata sulla parete frontale, un fante di qualcosa che ho dimenticato, disegno che per svariate corse mi ha fatto pensare a una bisca, a un luogo di malaffare, invece solo un alberghetto, comunque di malaffare perché a quanto si dice ci andavano gli imprenditorini con le amanti, e comunque che le coppie abbiamo amanti è quasi socialmente accettato quindi comunque il malaffare è riferito di sicuro agli imprenditori, ma mi sto perdendo. Affiancavo 'sto ex alberghetto e ho notato che di fronte c'erano delle scale con un abbaino sopra, mi son detta è un sottopasso bella lì, come di dice qui, stavo per scendere e ho sentito dei rumori e ho visto in fondo un muro quindi non era un sottopasso e i rumori erano una signora, un po' vecchia, con un maglione rosso e i capelli cortini neri, che lavava qualcosa. Il sottopasso era una fontana e la signora sbatteva qua e là una stoffa per lavarla.
Ho deviato senza scendere, sono andata alle strisce e ho fatto la mia corsa, tutta col pensiero alla vecchietta, perché lava a 'sta fontana e non nel lavandino, se proprio... perché in un pomeriggio d'autunno è lì da sola? Ma starà usando la cenere? Avrà bisogno d'aiuto?
Ho super corso, veloce e senza cura, con la foga di tornar lì e chiederle se vuole usare la nostra lavatrice, chiederle come mai, guardarla in faccia, chiederle da quanti anni lo fa, e nel caso della cenere chiederle anche come si usa.
Son tornata ansimante e lei non c'era. Avevo sprecato il momento. Dall'altro giorno passo di lì ogni giorno nella speranza di vederla.

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