mercoledì 4 marzo 2015

50 sfumature di perversione (spoiler)

50 sfumature di perversione.
Lui dice proprio così, giuro. Lei piangente chiede perché? perché non possiamo essere una coppia normale? (e neanche per un istante riflette sulla superficialità di quel normale)
E lui le risponde: perché sono fatto così, perché ci sono 50 sfumature di depravazione in me.

:) :) :) :)
e viene da ridere (e quasi da sperare che le elenchi almeno uno non ha buttato via un paio d'ore).

ma a parte quest'attimo così trash da essere divertente, il resto è proprio una merda. Sì, pura banalità che neanche telenuovo dieci anni fa nell'infrasettimanale, accozzaglia di stereotipi e scene già viste (la cravatta, il ghiaccio, le bende...). E il desiderio di lei (vergine) di essere felice con lui, il bellone perfetto ma un po' ombroso che le regala una macchina sportiva, il semplice puro desiderio di andare al cinema come le persone normali. E davvero questo persone normali le esce tanto dalla bocca, così tanto che anche a me vien voglia di sculacciarla per farla pensare a quello che dice. E alla fine, per quanto lui abbia messo tutto in chiaro, per quanto stesse provando a diventare "normale" nonostante fosse ben consapevole di avere determinati desideri. Al desiderio di lei di capire fin dove può arrivare, lui la colpisce sei volte (probabilmente la studentessa di letteratura inglese aveva letto jane austen e non de sade, e nemmeno visto nynphomaniac), lei piange, sbatte la porta, lo manda via, poi se ne va da casa sua, e non si lascia riavvicinare. E il film chiude così, con una grande condanna morale verso il masochismo e il sadismo, anzi, coll'insegnarci: "finché è ghiaccio nell'obmelico e seta... ok, quando va oltre non va più bene". Ed è questo il lato terribile del film. Perbenista fino al midollo, nemmeno una nota di rispetto verso il fatto che persone consenzienti e adulte fanno quello che vogliono, tutto il film pervaso dall'imperativo di essere normali.
Credo sia stato tacciato di maschilismo, io credo che lo sia, un film maschilista, ma non perché la povera verginella abbagliata da valori come la ricchezza il potere e i muscoli venga sedotta e usata (per pochissimo tra il resto e con anche una dose di romanticismo quantomeno degna della sua levatura morale), ma perché è lei a essere bigotta e scema, a proporsi come ingenua e essere dannatamente superficiale e grossolana nel modo di pensare. Presentare donne di questo tipo è maschilista, perché al contrario dei modelli femminili di questo film le donne hanno testa pensiero desidero conoscenze amore complessità e forza, persino forza di subire volontariamente se ne hanno voglia e le rende felici.

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