giovedì 9 maggio 2013

sogno

cavalco senza mani, cavalco leggiadra, sicura, temeraria, le braccia al cielo, le gambe strette sul corpo saldo e ritmico. lo vedo che ci avviciniamo al precipizio, lo vedo eppure non tocco le briglie.
poi vedo lo zoccolo che pesta nel vuoto. chiudo gli occhi. è chiaro che doveva esser così, mi dico.
quando mi sveglio ho poche ferite, cerotti e persone addosso. di colpo mi chiedo del cavallo.
lo cerco sulla spiaggia che costeggiava il muretto che sorreggeva la strada da cu siam caduti; cerco il cavallo e vorrei sapere se è anche lui vivo o se è morto, voglio vedere se il padrone l'ha finito perché soffriva o se sta bene, soprattutto voglio chiedergli scusa, ché con la mia leggerezza l'ho messo in pericolo, ché senza rendermene conto ho giocato anche con la sua vita.

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