venerdì 4 novembre 2022

Viale Fulvio Testi, Milano, notte.

 

Faccio Fulvio testi ogni volta che vado a lavorare, è lunghissima e piena di semafori, li ho contati mille volte e perso il conto ognuna. Con gli altri guidatori la si fa insieme, al ritmo dei verde e dei rosso. All'andata troppe macchine, troppa fretta. Di notte invece si è in tre, in due, in quattro. E succedono cose, ho deciso di segnarle.

--- la sete

Una notte avevo sete, frugavo con una mano nella borsa ma non trovavo la borraccia. A un semaforo rosso accendo la luce interna e cerco meglio, non faccio in tempo, riparto, semaforo dopo: rosso (è l'ondata, giorno o notte funziona così), guardo sul sedile, niente. Verde, riparto, al semaforo dopo mi fermo, rosso, ravano con la mano sotto il sedile, sarà caduta mi dico, niente, verde, riparto. Al semaforo dopo, rosso, mi fermo, riaccendo la luce. Il vicino di macchina suona il clacson, abbassa il finestrino, io abbasso il mio, gli dico: Sì? E lui mi chiede cosa succede, cosa sto facendo, che non capisce, se ho bisogno. Io, candida, dico: cerco l'acqua, ho sete. Semaforo verde, ripartiamo. Rosso, finestrino sempre aperto, io che ravano, lui che chiede: l'hai trovata?, io dico no, e cerco, già color peperone, stanca e assetata, e anche un po' in imbarazzo. Verde, ripartiamo, ancora uno poi la strada diventa tangenziale e basta semafori. Al prossimo smetto di cercare, rosso, finestrini giù: mi sa che faccio prima ad arrivare a casa. Mi sa di sì. È stato un piacere, buona notte. Notte. E al verde si riparte, poi in tangenziale, prima di uscire i fari, come un ciao tra conoscenti.

--- la sfida

La vedo già alla rotonda, una di quelle macchine grandissime, la vedo che va più piano di come andrei, che alla rotonda esita anche se è notte e non c'è nessuno. Mugugno, l'imbocco per il primo semaforo è a una corsia, e quel primo semaforo determina l'onda rossa o verde. Me la metto via, pazienza, quando le corsie diventano due mi metto su quella di sinistra e affianco la macchinona. A guidare è una donna, guarda il telefono. Scatta il verde, scatto anch'io, scatta anche la donna. Per un po' ci affianchiamo, io e lei, le uniche due al momento, ognuna la sua corsia. Poi, prima di arrivare al secondo semaforo rosso, la donna mi supera e si mette davanti a me. È sfida. Appena scatta il verde scatto anch'io, scatta anche lei, presa dall'orgoglio la imito, la supero e mi ci piazzo davanti prima del rosso. A quello dopo lei, a quello dopo io. Proseguiamo così, al limite delle velocità, che su questa strada danno le multe. Al semaforo ultimo, quello largo a quattro corsie ci mettiamo di fianco, mi guarda, la guardo, sorrido, sorride. Alziamo la mano in segno di saluto, scatta il verde, scattiamo noi anche se la gara è finita, siamo pari e in qualche modo la strada lenta e pian di tappe è stata emozionante 'sta notte, veloce.

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