Qui, le giornate si allungano e l'aria punge meno. Succede di tutto, eppure tutto resta immobile.
Torno a camminare, bellissimo. La linfa che scende fino al piede, il muscolo come un cucciolo che corre in giro senza equilibrio.
Chissà se tornerò a sentire il meltemi, quest'estate.
Chissà se torna la pace in Armenia, un giorno.
Pensare all'altrove comincia a far male.
A me, che per la prima volta sono uscita da sola due giorni fa, che rimparo a camminare in questi giorni, che dalla camera alla cucina con un computer in mano è la nuova indipendenza.
Ieri ho scappottato. Vento fresco, sole fresco. Con gli occhiali da sole e la giacca a vento mi sono accomodata sul sedile del passeggero, gli occhi semichiusi, i capelli in volo.
Per un attimo la gabbia era aperta.
Circondata dalle rappresentazioni, dalle narrazioni. Provo a interpretare, a leggere il mondo. Cerco brandelli di realtà, poi rinuncio, poi capisco; e senza pretese m'immergo nello scambio.
1 commento:
Goditi il profumo del sole
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