mercoledì 3 maggio 2017

Sogno in polacco.

Sogno in polacco, spesso.
È stato due anni fa l'ultimo viaggio in Polonia, eppure la notte, regolarmente, sogno in polacco. Mi stupisce al mattino ricordarlo, ma è bellissimo che nelle notti il cervello parli quella lingua e costruisca frasi e cerchi vocaboli. È un regalo che mi faccio da sola, forse perché ho il timore grande di dimenticare tutto. 
E così certe notti torna Paka, certe notti Marzena fa una festa, certe notti metto dei bulli al loro posto.
Biascico qualche parola che tiro fuori non so da dove, racconto cosa faccio, litigo a volte.
E il mattino mi alzo e provo un po' di nostalgia, nostalgia linguistica, di suoni e parole dormienti.

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