giovedì 12 aprile 2012


Lui parlava e parlava e lei lo ascoltava. Seduti vicini difronte a me. Adulti, sulla soglia tra l'essere adulti e l'essere vecchi. Lui parlava di libri e lei gli carezzava il braccio destro con entrambe le mani. Lui raccontava una trama e lei gli passava la destra sulla gamba accavallata. Lei bella, capelli castani, occhi di miele, carnagione scura, unghie lucide e cortine, una borsa a bauletto. Lui capelli bianchi e voce sottovoce, vestito con pantaloni a costine verdi. Amanti, entrambi più me, di Marai. Poi frugo nella borsa e cerco un fazzoletto, e nello stesso istante anche lei, mi da la precedenza per soffiarmi il naso, come se non lo si potesse fare in contemporanea. Poi a mezza voce sorridendo: Si è proprio tutti raffreddati. -È così, dico, ché stavolta voglio parlare che Marai mi piace, che domani c'è la festa e i treno ci porta nella stessa direzione, che magari conoscete i nostri libri...

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