Ruggine, Anna Luisa Pignatelli
Fiore Di Roccia, Ilaria Tuti
La Compagna Natalia, Antonia Spaliviero
La Mennulara, Simonetta Agnello Hornby
Casa D'altri, Silvio D'arzo
Lo Straniero, Albert Camus
Rosso Di Sera, Brunella Gasperini
Le Nostre Anime Di Notte, Kent Haruf
L'incredibile Viaggio Delle Piante, Stefano Mancuso
Il Senso Di Una Fine, Julian Barnes
I Giorni Dell'abbandono, Ferrante Elena
Dare La Vita, Michela Murgia
Alzarsi Presto, Sandro Campani
La Stanza Delle Mele, Andrea Righetto
Foschia, Anna Luisa Pignatelli
Neve, Cane, Piede, Morandini
Il Femminismo Non È Un Brand, Guerra Jennifer
Spingendo La Notte Più In Là, Mario Calabresi
Tutta La Vita Che Resta, Orecchia
Alzarsi Presto, Sandro Campani
La Vita Segreta Delle Mucche, Rosamund Young
La Questione Più Che Altro, Ginevra Lamberti
Yoga, Carrere
Casa Di Bambola, Ibsen
Il Taglio Del Bosco, Cassola
Personcine, Maria Messina
Galateo Per Ragazze Da Marito, Irene Soave
Grammananti, Vera Gheno
Mai Stati Così Felici, Claire Lombardo
Moosbeugger, Monika Helfer
Le Italiane Si Confessano, Gabriella Parca
Io Non Uccido, Manuel Negro
Divorzio Di Velluto, Jana Karsaiova
La Vita Accanto, Maria Pia Veladiano
Trilogia Della Città Di K, Agita Kristof
L'età Fragile, Donatella Di Pietrantonio
Giù Nella Valle, Cognetti
Chi Dice Chi Tace, Chiara Valerio
La Vita È Breve Ecc, Veronica Raimo
Padre Padrone, Gavino Ledda
Il Sentiero Selvatico, Righetto Matteo
V 13, Carrere
L'educazione Delle Farfalle, Carrisi
Tre Volte All'alba, Baricco
Fino Alla Fine, Helga Flatland
Cuore Nero, Silvia Avallone
Triste Tigre,Neige Sinno
Alfonsina E La Strada, Simona Baldelli
Questa Non È Una Canzone D'amore, Alessandro Robecchi
L'estate Dei Bisbigli, Brunella Gasperini
Più Botte Che Risposte, Brunella Gasperini
Stranieri A Noi Stessi, Rachel Aviv
Figlia Del Temporale, Valentina D'Urbano
Tre, Valentina Perrin
Il dolore degli altri, Hernandez
Tutto da vivere, Elvira Serra
Lingua madre, Maddalena Fingherle
il vecchio solletichio
Circondata dalle rappresentazioni, dalle narrazioni. Provo a interpretare, a leggere il mondo. Cerco brandelli di realtà, poi rinuncio, poi capisco; e senza pretese m'immergo nello scambio.
venerdì 10 gennaio 2025
Libri 2024
martedì 2 gennaio 2024
Libri 2023
è stato un anno di buone letture :) - in viola i preferiti
Rosso è il perdono. Fumetto
Persepolis 2. Fumetto
Nessuna causa è persa, Cathy La Torre
Specchio specchio delle mie brame, Maura Gancitano
Non credere a tutto quel che ti frulla in testa, Alexandra Reinwarth
I baffi, Carrere
Le otto montagne, Cognetti
Il posto, Erneaux
La vita intima, Ammanniti
Una cosa divertente che non farò mai più, David Foster Wallace
Cattedrali del corpo, Alexia Brue
l'occidente e l'harem, fatema mernissi
Cronache di viaggiatori italiani in Finlandia, Loikala
Intemperie Javi rey . Fum
Ninfee nere Michel bussi . Fum
Febbre, jonhatan bazzi
Gli anni della leggerezza, Howard
Il tempo dell'attesa, Howard
Bignardi, l'acustica perfetta
Bignardi, l'amore che ti meriti
bignardi non vi lascerò orfani
guadalupe nettel, figlia unica
le assaggiatrici, rossella pastorino
come uccidere la tua famiglia, Bella Mackie
Ferrante, l'amica geniale
Ferrante storia del nuovo cognome
Dieci minuti, gamberale
Maternità mostruose, petri
ferrante, chi resta e chi fugge
mencarelli, fame d'aria
ferrante, storia della bambina perduta
cesare maestri, arrampicare è il mio mestiere
Calandrone, dove non mi hai portata
Caminito, l'acqua del lago non è mai dolce
La casa degli spiriti, Allende
vecchiaccia, fuani marino
stupor mundi (fumetto)
spatriati, mario desiati
il corpo in cui sono nata, nettel
L'estate che sciolse ogni cosa, Tiffany McDaniel
In mezzo al mare, mattia torre
Il diario di Jane Sommers, Doris Lessing
Come d'aria, Ada d'Adamo
Circe, Miller
La canzone di Achille, Miller
Accabadora, Murgia
lungo petalo di mare, Allende
cambio di rotta, Howard
il ritratto, Ilaria bernardini
La metà scomparsa, Brit Bennet
lettera di una sconosciuta, Stefan Zweig
femminili singolari, Vera Gheno
L'ombra del vento, Zafon
Miden, Raimo
Bella mia, Donatella di Pietrantonio
Viola Ardone, Oliva Denaro
tre ciotole, Murgia
tua, Claudia Pineiro
il metodo del ghiaccio, wim hof
Stai zitta, murgia
Persone normali, Sally Rooney
Quaderno proibito, De Cespedes
venerdì 4 novembre 2022
Viale Fulvio Testi, Milano, notte.
Faccio Fulvio testi ogni volta che vado a lavorare, è lunghissima e piena di semafori, li ho contati mille volte e perso il conto ognuna. Con gli altri guidatori la si fa insieme, al ritmo dei verde e dei rosso. All'andata troppe macchine, troppa fretta. Di notte invece si è in tre, in due, in quattro. E succedono cose, ho deciso di segnarle.
--- la sete
Una notte avevo sete, frugavo con una mano nella borsa ma non trovavo la borraccia. A un semaforo rosso accendo la luce interna e cerco meglio, non faccio in tempo, riparto, semaforo dopo: rosso (è l'ondata, giorno o notte funziona così), guardo sul sedile, niente. Verde, riparto, al semaforo dopo mi fermo, rosso, ravano con la mano sotto il sedile, sarà caduta mi dico, niente, verde, riparto. Al semaforo dopo, rosso, mi fermo, riaccendo la luce. Il vicino di macchina suona il clacson, abbassa il finestrino, io abbasso il mio, gli dico: Sì? E lui mi chiede cosa succede, cosa sto facendo, che non capisce, se ho bisogno. Io, candida, dico: cerco l'acqua, ho sete. Semaforo verde, ripartiamo. Rosso, finestrino sempre aperto, io che ravano, lui che chiede: l'hai trovata?, io dico no, e cerco, già color peperone, stanca e assetata, e anche un po' in imbarazzo. Verde, ripartiamo, ancora uno poi la strada diventa tangenziale e basta semafori. Al prossimo smetto di cercare, rosso, finestrini giù: mi sa che faccio prima ad arrivare a casa. Mi sa di sì. È stato un piacere, buona notte. Notte. E al verde si riparte, poi in tangenziale, prima di uscire i fari, come un ciao tra conoscenti.
--- la sfida
La vedo già alla rotonda, una di quelle macchine grandissime, la vedo che va più piano di come andrei, che alla rotonda esita anche se è notte e non c'è nessuno. Mugugno, l'imbocco per il primo semaforo è a una corsia, e quel primo semaforo determina l'onda rossa o verde. Me la metto via, pazienza, quando le corsie diventano due mi metto su quella di sinistra e affianco la macchinona. A guidare è una donna, guarda il telefono. Scatta il verde, scatto anch'io, scatta anche la donna. Per un po' ci affianchiamo, io e lei, le uniche due al momento, ognuna la sua corsia. Poi, prima di arrivare al secondo semaforo rosso, la donna mi supera e si mette davanti a me. È sfida. Appena scatta il verde scatto anch'io, scatta anche lei, presa dall'orgoglio la imito, la supero e mi ci piazzo davanti prima del rosso. A quello dopo lei, a quello dopo io. Proseguiamo così, al limite delle velocità, che su questa strada danno le multe. Al semaforo ultimo, quello largo a quattro corsie ci mettiamo di fianco, mi guarda, la guardo, sorrido, sorride. Alziamo la mano in segno di saluto, scatta il verde, scattiamo noi anche se la gara è finita, siamo pari e in qualche modo la strada lenta e pian di tappe è stata emozionante 'sta notte, veloce.
venerdì 13 maggio 2022
Riflessioni sparse sulla Barbie sempre più inclusiva.
Leggo tra le “buone notizie” delCorriere che, nella nuova linea che verrà lanciata da Mattel, ci sarà una Barbie con l'apparecchio acustico e un Ken con la vitiligine, chiaramente restano due figoni nonostante siano l'una sorda e l'altro con le macchie.
Resto perplessa, e di colpo penso due cose:
fare una Barbie specifica con un apparecchio acustico e lanciarla sul mercato vuol dire fare un giocattolo che identifica la persona con quella disabilità.
È stata fatta la Barbie nera, c'è anche la barbie nera e sorda? O le nere e sorde non sono rappresentate? E le nere e sorde e ciccie?
Approfondendo il primo punto mi viene subito alla mente il mondo dell'immigrazione e del linguaggio rispettoso da usare verso le persone che migrano da un posto all'altro, esempio: chiamare clandestino una persona significa limitare/rinchiudere quella persona in un aspetto del suo viaggio, l'irregolarità, significa non tenere a mente la sua storia e motivazioni alla base.
Analogamente mi viene da pensare che promuovere una Barbie come inclusiva perché ha un apparecchietto acustico significa dirci solo quello e non tenere conto di tutto il prima. Voi direte, è un gioco, qual è il prima? Il prima è il prima della bambina sorda che ci gioca e che magari si identifica alla perfezione con una barbie che fa sport, non necessariamente con quella sorda, perché la bambina stessa è molto più della sua sordità.
Al secondo punto invece mi vengono subito in mente le questioni legate al genere che, mano a mano che ci si addentra nell'approfondimento, hanno la tendenza a creare sottogruppi di sottogruppi sempre più specifici e degni di rappresentazione. Quindi, al posto che auspicare un superamento del genere come unico e “normale” elemento per le cose della vita e della quotidianità (tradotto come: facciamo che non ce ne frega niente se siamo uomini o donne ma ci rispettiamo e troviamo criteri più utili per dividere la popolazione e le sue esigenze) si tende a specializzare e specificare sempre più: donna cisgender, uomo omosessuale, non definito asessuato... categorie rispettabilissime e persino utili in certi ambiti del dibattito, ma non interessanti o pertinenti per andare a fare la spesa.
Analogamente questa specializzazione della Barbie taglia per forza fuori qualcuno. Quando ero bambina giocavo spesso con le barbie, e la mia barbie era tutto, certe volte si rompeva una gamba a camminare su quei tacconi e andava in carrozzella anche senza che avessi una carrozzella, certe volte era una stronzetta, certe volte era una vittima di bullismo dalle altre barbie, certe volte (spesso) era ken, ché ken non l'ho mai avuto.
Il gioco necessita dell'uso della fantasia, anzi, la auspica per leggere poi il mondo in un modo meno rigido. Vedo come pericolosa questa tendenza a una rappresentazione inevitabilmente parziale ma sempre più specializzata.
In fin dei conti non mi sembra proprio una buona notizia...