martedì 2 gennaio 2024

Libri 2023

 è stato un anno di buone letture :) - in viola i preferiti


  • Rosso è il perdono. Fumetto

  • Persepolis 2. Fumetto

  • Nessuna causa è persa, Cathy La Torre

  • Specchio specchio delle mie brame, Maura Gancitano

  • Non credere a tutto quel che ti frulla in testa, Alexandra Reinwarth

  • I baffi, Carrere

  • Le otto montagne, Cognetti

  • Il posto, Erneaux

  • La vita intima, Ammanniti

  • Una cosa divertente che non farò mai più, David Foster Wallace

  • Cattedrali del corpo, Alexia Brue

  • l'occidente e l'harem, fatema mernissi

  • Cronache di viaggiatori italiani in Finlandia, Loikala

  • Intemperie Javi rey . Fum

  • Ninfee nere Michel bussi . Fum

  • Febbre, jonhatan bazzi

  • Gli anni della leggerezza, Howard

  • Il tempo dell'attesa, Howard

  • Bignardi, l'acustica perfetta

  • Bignardi, l'amore che ti meriti

  • bignardi non vi lascerò orfani

  • guadalupe nettel, figlia unica

  • le assaggiatrici, rossella pastorino

  • come uccidere la tua famiglia, Bella Mackie

  • Ferrante, l'amica geniale

  • Ferrante storia del nuovo cognome

  • Dieci minuti, gamberale

  • Maternità mostruose, petri

  • ferrante, chi resta e chi fugge

  • mencarelli, fame d'aria

  • ferrante, storia della bambina perduta

  • cesare maestri, arrampicare è il mio mestiere

  • Calandrone, dove non mi hai portata

  • Caminito, l'acqua del lago non è mai dolce

  • La casa degli spiriti, Allende

  • vecchiaccia, fuani marino

  • stupor mundi (fumetto)

  • spatriati, mario desiati

  • il corpo in cui sono nata, nettel

  • L'estate che sciolse ogni cosa, Tiffany McDaniel

  • In mezzo al mare, mattia torre

  • Il diario di Jane Sommers, Doris Lessing

  • Come d'aria, Ada d'Adamo

  • Circe, Miller

  • La canzone di Achille, Miller

  • Accabadora, Murgia

  • lungo petalo di mare, Allende

  • cambio di rotta, Howard

  • il ritratto, Ilaria bernardini

  • La metà scomparsa, Brit Bennet

  • lettera di una sconosciuta, Stefan Zweig

  • femminili singolari, Vera Gheno

  • L'ombra del vento, Zafon

  • Miden, Raimo

  • Bella mia, Donatella di Pietrantonio

  • Viola Ardone, Oliva Denaro

  • tre ciotole, Murgia

  • tua, Claudia Pineiro

  • il metodo del ghiaccio, wim hof

  • Stai zitta, murgia

  • Persone normali, Sally Rooney

  • Quaderno proibito, De Cespedes

venerdì 4 novembre 2022

Viale Fulvio Testi, Milano, notte.

 

Faccio Fulvio testi ogni volta che vado a lavorare, è lunghissima e piena di semafori, li ho contati mille volte e perso il conto ognuna. Con gli altri guidatori la si fa insieme, al ritmo dei verde e dei rosso. All'andata troppe macchine, troppa fretta. Di notte invece si è in tre, in due, in quattro. E succedono cose, ho deciso di segnarle.

--- la sete

Una notte avevo sete, frugavo con una mano nella borsa ma non trovavo la borraccia. A un semaforo rosso accendo la luce interna e cerco meglio, non faccio in tempo, riparto, semaforo dopo: rosso (è l'ondata, giorno o notte funziona così), guardo sul sedile, niente. Verde, riparto, al semaforo dopo mi fermo, rosso, ravano con la mano sotto il sedile, sarà caduta mi dico, niente, verde, riparto. Al semaforo dopo, rosso, mi fermo, riaccendo la luce. Il vicino di macchina suona il clacson, abbassa il finestrino, io abbasso il mio, gli dico: Sì? E lui mi chiede cosa succede, cosa sto facendo, che non capisce, se ho bisogno. Io, candida, dico: cerco l'acqua, ho sete. Semaforo verde, ripartiamo. Rosso, finestrino sempre aperto, io che ravano, lui che chiede: l'hai trovata?, io dico no, e cerco, già color peperone, stanca e assetata, e anche un po' in imbarazzo. Verde, ripartiamo, ancora uno poi la strada diventa tangenziale e basta semafori. Al prossimo smetto di cercare, rosso, finestrini giù: mi sa che faccio prima ad arrivare a casa. Mi sa di sì. È stato un piacere, buona notte. Notte. E al verde si riparte, poi in tangenziale, prima di uscire i fari, come un ciao tra conoscenti.

--- la sfida

La vedo già alla rotonda, una di quelle macchine grandissime, la vedo che va più piano di come andrei, che alla rotonda esita anche se è notte e non c'è nessuno. Mugugno, l'imbocco per il primo semaforo è a una corsia, e quel primo semaforo determina l'onda rossa o verde. Me la metto via, pazienza, quando le corsie diventano due mi metto su quella di sinistra e affianco la macchinona. A guidare è una donna, guarda il telefono. Scatta il verde, scatto anch'io, scatta anche la donna. Per un po' ci affianchiamo, io e lei, le uniche due al momento, ognuna la sua corsia. Poi, prima di arrivare al secondo semaforo rosso, la donna mi supera e si mette davanti a me. È sfida. Appena scatta il verde scatto anch'io, scatta anche lei, presa dall'orgoglio la imito, la supero e mi ci piazzo davanti prima del rosso. A quello dopo lei, a quello dopo io. Proseguiamo così, al limite delle velocità, che su questa strada danno le multe. Al semaforo ultimo, quello largo a quattro corsie ci mettiamo di fianco, mi guarda, la guardo, sorrido, sorride. Alziamo la mano in segno di saluto, scatta il verde, scattiamo noi anche se la gara è finita, siamo pari e in qualche modo la strada lenta e pian di tappe è stata emozionante 'sta notte, veloce.

venerdì 13 maggio 2022

Riflessioni sparse sulla Barbie sempre più inclusiva.

 

Leggo tra le “buone notizie” delCorriere che, nella nuova linea che verrà lanciata da Mattel, ci sarà una Barbie con l'apparecchio acustico e un Ken con la vitiligine, chiaramente restano due figoni nonostante siano l'una sorda e l'altro con le macchie.

Resto perplessa, e di colpo penso due cose:

  1. fare una Barbie specifica con un apparecchio acustico e lanciarla sul mercato vuol dire fare un giocattolo che identifica la persona con quella disabilità.

  2. È stata fatta la Barbie nera, c'è anche la barbie nera e sorda? O le nere e sorde non sono rappresentate? E le nere e sorde e ciccie?


Approfondendo il primo punto mi viene subito alla mente il mondo dell'immigrazione e del linguaggio rispettoso da usare verso le persone che migrano da un posto all'altro, esempio: chiamare clandestino una persona significa limitare/rinchiudere quella persona in un aspetto del suo viaggio, l'irregolarità, significa non tenere a mente la sua storia e motivazioni alla base.

Analogamente mi viene da pensare che promuovere una Barbie come inclusiva perché ha un apparecchietto acustico significa dirci solo quello e non tenere conto di tutto il prima. Voi direte, è un gioco, qual è il prima? Il prima è il prima della bambina sorda che ci gioca e che magari si identifica alla perfezione con una barbie che fa sport, non necessariamente con quella sorda, perché la bambina stessa è molto più della sua sordità.


Al secondo punto invece mi vengono subito in mente le questioni legate al genere che, mano a mano che ci si addentra nell'approfondimento, hanno la tendenza a creare sottogruppi di sottogruppi sempre più specifici e degni di rappresentazione. Quindi, al posto che auspicare un superamento del genere come unico e “normale” elemento per le cose della vita e della quotidianità (tradotto come: facciamo che non ce ne frega niente se siamo uomini o donne ma ci rispettiamo e troviamo criteri più utili per dividere la popolazione e le sue esigenze) si tende a specializzare e specificare sempre più: donna cisgender, uomo omosessuale, non definito asessuato... categorie rispettabilissime e persino utili in certi ambiti del dibattito, ma non interessanti o pertinenti per andare a fare la spesa.

Analogamente questa specializzazione della Barbie taglia per forza fuori qualcuno. Quando ero bambina giocavo spesso con le barbie, e la mia barbie era tutto, certe volte si rompeva una gamba a camminare su quei tacconi e andava in carrozzella anche senza che avessi una carrozzella, certe volte era una stronzetta, certe volte era una vittima di bullismo dalle altre barbie, certe volte (spesso) era ken, ché ken non l'ho mai avuto.

Il gioco necessita dell'uso della fantasia, anzi, la auspica per leggere poi il mondo in un modo meno rigido. Vedo come pericolosa questa tendenza a una rappresentazione inevitabilmente parziale ma sempre più specializzata.


In fin dei conti non mi sembra proprio una buona notizia...

domenica 8 maggio 2022

Le caramelle

 Ho inaugurato da poco un nuovo blog in cui recensisco caramelle...

https://caramellario.blogspot.com/

accetto critiche e ancor di più contributi, sia che consistano in pacchetti di caramelle da recensire, sia in recensioni o suggerimenti!

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